Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Esperimenti riusciti e falliti

Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Esperimenti riusciti e falliti

“Nella Vecchia Phyrexia, i servi di Yawgmoth vivevano costantemente nel terrore di subire punizioni terribili da parte dei superiori. Questo rendeva i phyrexiani incapaci di valutare l’entità dei propri fallimenti e della bontà dei propri esperimenti. Si pensava che anche un minuscolo errore potesse condurre all’escoriazione e all’eliminazione.” –Lyak, Tessisapere di Vithia

In questo episodio

Mentre competono per conquistare il potere su Rath, Davvol e Croag cercano di fermare gli esperimenti di Urza, ormai vicini al successo.

La verità sugli esperimenti di Urza

Dopo un secolo dalla morte di Gatha, Urza si lasciò scappare di fronte a Barrin la verità sul progetto Eredità. In realtà il planeswalker aveva cominciato a manipolare geneticamente le famiglie di Dominaria già trent’anni prima dell’inizio ufficiale del progetto, all’incirca poco dopo la scoperta del mana rig di Shiv.

I primi esperimenti non avevano dato i risultati sperati, tanto che Urza era stato ad un passo dal cancellare tutto, ma la presenza di una manciata di elementi estremamente particolari aveva cambiato le cose. Urza aveva portato a Tolaria questi “eredi”, spacciandoli per studenti comuni dal grande talento e con una spiccata propensione per lo studio della magia, forse anche a causa della notevole quantità di sangue Thran nelle loro vene.

Facendo due conti, Barrin realizzò che Gatha era uno di questi “eredi” e quando Urza confermò, il mago cominciò a percepire una terribile sensazione, un dubbio legato ad un ricordo del giorno in cui aveva riferito a Urza di voler sposare Rayne. Non solo Urza non si era opposto, ma era sembrato piuttosto soddisfatto e si era lasciato andare ad un commento: “Non avrei potuto scegliere una compagna migliore per te”.

Rayne e Gatha: esperimenti riusciti

In quegli stessi giorni, proprio Rayne lamentava spesso di avere delle visioni riguardo qualcosa che non riusciva a comprendere appieno, ma che in qualche modo ricordavano la descrizione di Phyrexia. Forse il suo sangue Thran reagiva alla ricerca che stava portando avanti sugli eliminatori? Forse anche Rayne, come Gatha, faceva parte della prima generazione di “eredi” di Urza?

Barrin non pose mai quella domanda al planeswalker. Finché sua moglie lo avesse amato, finché fosse stata a suo agio all’interno di Tolaria, la verità su Rayne non aveva importanza. La felicità di Rayne era la priorità di Barrin, tutto il resto non contava. La loro relazione andò avanti per secoli, intervallandosi con il lavoro a Tolaria fino al 4.181, quando i due studiosi decisero di prendersi una pausa per dedicarsi alla crescita della loro unica figlia nata in quello stesso anno: Hanna.

Gli esperimenti di Davvol

Nel frattempo, Croag era riuscito a tornare su Rath e stava lentamente riprendendosi dalle ferite che Kreig gli aveva inferto più di un secolo prima. Vedendo il generale phyrexiano in difficoltà, quindi, Davvol si sentì più sicuro e stufo di dover obbedire, si lasciò andare, mostrando chiaramente il suo astio verso Croag e rivelando l’esistenza di un eliminatore capace di distruggerlo.

Davvol si rese conto praticamente da subito di aver compiuto un passo di troppo, dato che presto o tardi il phyrexiano gli avrebbe fatto pagare quell’affronto, ma la sua mente era impegnata con altri problemi più immediati. La foresta di Yavimaya aveva infatti sviluppato armi naturali capaci di distruggere gli eliminatori phyrexiani e sebbene non fosse apparentemente legata a Urza, era comunque un problema da risolvere.

Croag, dal canto suo, impossibilitato a farsi valere, dovette piegare la testa e rinunciare momentaneamente alla coreggenza. Il generale sapeva che denunciare Davvol all’Ineffabile avrebbe inevitabilmente portato alla luce i segreti che lui gli aveva nascosto, ed essendo ancora troppo debole, non poteva rischiare di affrontare il suo guardiano. D’altra parte, però, Davvol non poteva impedirgli di rigenerarsi, perché nel momento in cui Croag fosse morto, lui avrebbe perso il suo potere su Rath.

Un nuovo esperimento: i metathran di Urza

Dopo l’ennesimo attacco da parte degli eliminatori di Davvol e Croag, Urza seguì uno dei suoi nemici fino a Rath, scoprendo l’esistenza della terra degli Evincari. Ormai il piano aveva quasi raggiunto le dimensioni di Dominaria, cosa che gli avrebbe permesso di potersi sovrapporre perfettamente al mondo difeso dal planeswalker.

Nel corso di un colloquio con una donna-ombra di nome Lyna, Urza scoprì ciò che Yawgmoth sperava di fare con Rath e dopo aver stretto un’alleanza con Lyna che avrebbe dato i suoi frutti molti anni dopo, il planeswalker tornò a Tolaria. Lì, intensificò le sue ricerche sull’ingegneria genetica, cercando di realizzare un esercito di super soldati che avrebbero potuto combattere alla pari contro i phyrexiani quando Rath si fosse finalmente unito a Dominaria.

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Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Keld contro Phyrexia
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