Phyrexia: storia di un incubo meccanico. In viaggio sulla Cavalcavento

Phyrexia: storia di un incubo meccanico. In viaggio sulla Cavalcavento

“La leggenda del Signore delle Lande Desolate e della Cavalcavento che lo avrebbe sconfitto, è un fantastico esempio di come esseri antichi e potenti come i planeswalker potessero influenzare i mortali. Come Nahiri su Zendikar, anche Urza ha creato un mito per rappresentare un nemico dalla potenza spaventosa.” –Lyak, Tessisapere di Vithia

In questo episodio

Mentre Vuel pianifica la sua vendetta, Gerrard entra a far parte dell’equipaggio della Nave Volante Cavalcavento.

La Cavalcavento di Sisay

Dopo essere fuggiti da Yavimaya prima dell’attacco di Vuel, Gerrard, Rofellos e Mirri partirono per Jamuraa, la patria d’origine del giovane Capashen. Fu all’interno di una taverna che Gerrard incontrò per la prima volta Sisay.

La giovane donna proveniva da Jamuraa e aveva alle spalle una terribile storia di dolore, iniziata quando la sua famiglia era stata massacrata dai servi del Signore delle Lande Desolate. Rimasta orfana, Sisay aveva dunque iniziato a viaggiare per il mondo, recuperando gli artefatti della preziosa Eredità.

Grazie alla Cavalcavento, la nave volante che i suoi genitori le avevano lasciato, Sisay aveva recuperato diversi pezzi di quella mistica collezione della quale la stessa nave faceva parte, ma era alla ricerca di nuovo personale e Gerrard e i suoi amici sembravano proprio i tipi giusti. Dopo aver sfidato il diciottenne Capashen ad una gara di tiro al bersaglio con un paio di coltelli ed averlo sconfitto, Sisay ottenne ciò che bramava: Gerrard si sarebbe arruolato a bordo della sua nave.

L’Equipaggio storico della Cavalcavento

All’insaputa di tutti, tranne forse Rofellos[1], Sisay aveva voluto arruolare Gerrard di proposito. Sebbene non conoscesse i piani di Urza, la Capitana sapeva benissimo che il giovane Capasehn era una componente fondamentale per assemblare l’arma finale che, un giorno, avrebbe sconfitto il Signore delle Lande Desolate. Inoltre, altrettanto bene che il giovane Capashen era stato in possesso di diversi pezzi dell’Eredità, prima che suo fratello Vuel glieli sottraesse.

A bordo della nave volante, Gerrard, Mirri e Rofellos conobbero altri personaggi che sarebbero in seguito passati alla storia. Hanna, l’artefice ed esperta navigatrice, figlia di Barrin e Rayne; Squee, un goblin che fungeva sia da mozzo che da cuoco di bordo; Tahngarth, il Primo Ufficiale, un minotauro Talruum leale ma dal carattere difficile; Orim, guaritrice samita compagna di studi di Hanna e infine Crovax, un nobiluomo di Urborg.

Proprio la presenza di costui avrebbe giocato un ruolo fondamentale nel futuro dell’equipaggio della Nave Volante.

Addio alla Cavalcavento?

Dopo svariate avventure alla ricerca dell’Eredità, l’equipaggio della Cavalcavento fu chiamato a soccorrere la famiglia di Crovax in Urborg, che era stata attaccata da un duo di mostruose creature di Rath: Morinfen e Gallowbraid. La battaglia fu violenta e sanguinosa, ma quando Crovax chiamò in soccorso Selenia, l’angelo protettore della sua famiglia, i due orrori di Rath furono sconfitti, non prima però che Gallowbraid uccidesse Rofellos, riuscendo dove persino Croag aveva fallito anni prima.

Sconvolto per la morte dell’amico, Gerrard comunicò alla capitana di voler lasciare la Cavalcavento, ottenendo un sonoro rifiuto accompagnato da una rivelazione: l’Eredità e la Cavalcavento erano il suo destino. Abbandonare l’unico strumento in grado di distruggere il Signore delle Lande Desolate significava opporsi al Fato.

Le parole di Sisay non fecero che inasprire la rabbia del giovane Capashen. I suoi genitori naturali avevano preferito l’Eredità a lui, suo fratello Vuel aveva provocato una guerra per mettere le mani su quegli artefatti e ora Rofellos era morto per difenderli. Rinunciare all’Eredità e alla leggenda di Sisay significava rinunciare ad ulteriori sofferenze.

Così, assieme ad un Crovax tormentato dalla distruzione della sua famiglia e alla fidata Mirri, Gerrard abbandonò la nave Volante, ignaro che, solamente tre anni dopo, il Destino avrebbe nuovamente bussato alla sua porta.

Note

[1] Ancora oggi gli storici dibattono sull’esatta natura delle conoscenze di Rofellos. Certamente l’elfo, che aveva guidato Yavimaya nei secoli in cui Urza, Davvol e Croag si facevano la guerra, conosceva i phyrexiani e la Cavalcavento, ma non si sa se fosse a conoscenza anche dei progetti di Urza e della vera identità di Gerrard come componente umana dell’Eredità.

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