Phyrexia: storia di un incubo meccanico. L’ascesa di Crovax

Phyrexia: storia di un incubo meccanico. L’ascesa di Crovax

“Crovax era la perfetta antitesi di Volrath. Laddove le azioni crudeli dell’Evincaro erano precise e finemente calcolate per raggiungere uno scopo, quelle dell’ex nobile urborgiano erano invece grossolane, completamente fuori controllo e mosse dalla sete di sangue e violenza che caratterizza molti vampiri del Multiverso.” –Lyak, Tessisapere di Vithia

In questo episodio

Mentre la Contesa degli Evincari sembra raggiungere uno stallo, Crovax pianifica la sua ascesa al trono della Fortezza di Rath.

La scomparsa di Crovax

Il fallimento di Crovax rappresentò un durissimo colpo per la Fortezza. Le tribù il-Vec, il-Kor, il-Dal ed elfiche alleate avevano distrutto l’esercito dell’evincaro e la Predatrice era ancora in riparazione dopo la fuga della Cavalcavento. Senza più un’arma puntata contro di loro, gli abitanti della Città dei Traditori cominciarono a pianificare una rivolta, causando rallentamenti e sabotaggi nel processo di ampliamento di Rath. In assenza di un evincaro, Greven e Belbe si trovarono in difficoltà, permettendo ad Ertai di fare la sua mossa. Per sedare le rivolte, Ertai suggerì di prendere in ostaggio diversi abitanti della Città dei Traditori per sedare la rivolta e scongiurare un attacco.

Sorpreso dalla crudeltà del tolariano, il capitano della Predatrice decise di ritirarsi dalla competizione, e comunicò la sua scelta a Belbe affermando però di voler mantenere la propria posizione. Più di cinquemila persone scelte tra donne, anziani e bambini vennero catturate e gli schiavi tornarono a compiere il loro dovere senza più ribellioni.

Il ritorno di Crovax

Mentre Ertai cominciò a fare un uso sempre più massiccio dell’artefatto che gli permetteva di usare la magia e la Predatrice venne finalmente riparata, Eladamri trasferì il suo esercito dall’Oracolo En-Vec. Questi, rivelò al capo elfico il destino che lo aspettava: presto Eladamri sarebbe stato costretto ad attraversare una porta e seppur controvoglia, avrebbe dovuto farlo per liberare tutti i popoli di Rath.

Riflettendo sulle parole dell’oracolo, Eladamri decise di infiltrarsi nella Fortezza per distruggere la più grande minaccia degli evincari: la Predatrice. Per giorni Greven sorvolò le terre di Rath alla ricerca di Crovax e del suo esercito, riuscendo però a trovare solo un gruppo di soldati, i quali erano riusciti a catturare Eladamri. All’insaputa del comandante della Predatrice, i soldati che accompagnavano l’elfo erano in realtà compagni di lotta di Eladamri, pronti a infiltrarsi nella Fortezza. Dopo giorni durante i quali Greven costrinse Eladamri a marciare dietro la Predatrice, il comandante della nave volante raggiunse la Fortezza, scoprendo che nel frattempo era accaduto qualcosa di terribile. Crovax era infatti apparso dal nulla, uccidendo tutti gli ostaggi di Ertai per assorbirne la forza vitale, diventando una minaccia ancor più grande di quanto non fosse in precedenza.

Crovax trionfante?

Il massacro attuato da Crovax sconvolse tutti, soprattutto Belbe ed Ertai. Né l’elfa né il mago desideravano vedere l’ex nobile urborgiano diventare evincaro, perciò strinsero un’alleanza, alimentata anche da sentimenti che stavano nascendo tra loro due. Per sigillare questa alleanza, Belbe rivelò ad Ertai che cosa significasse possedere l’Occhio di Yawgmoth e dover spiare la Fortezza per conto del leader di Phyrexia. In cambio, Ertai lanciò una magia per mettere fuori uso l’Occhio, ottenendo come ulteriore ricompensa una notte di intensa passione consumata nella camera da letto di Volrath.

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Negli stessi giorni in cui il rapporto tra Ertai e Belbe diventava più intimo, l’Evincaro Volrath tornò su Rath, reduce dalla sconfitta su Mercadia. Messo al corrente della situazione da un Greven ancora obbligato ad essergli fedele a causa dell’Innesto Spinale, Volrath inizio a pianificare il suo ritorno.

Ignaro di tutto ciò, Crovax cominciò la sua scalata al potere. Dopo aver intrappolato Ertai, suo unico rivale, in una trappola mortale, l’urborgiano obbligò Belbe a prendere una scelta: nominarlo evincaro o vedere il suo amato bruciare nella mutaroccia fusa. I sentimenti prevalsero sul senso del dovere e sulla fedeltà di Belbe a Phyrexia, e l’elfa accettò l’ultimatum.

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Approfondimento su La Città delle Ombre: Sintetizzando Alara #1: le origini dei Frammenti
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Un nuovo Evincaro?
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