Phyrexia: storia di un incubo meccanico. La Congiunzione

Phyrexia: storia di un incubo meccanico. La Congiunzione

“Pur avendone vissuta una in prima persona, ho un’esperienza limitata nel campo delle congiunzioni planari. A differenza degli esperiti, noi grixiani siamo gente semplice, perciò, quando è arrivata la Convergenza di Alara, la nostra soluzione è stata nasconderci e aspettare che il peggio passasse. E a giudicare dai resoconti, questa è stata la soluzione di tanti abitanti di Dominaria quando il loro piano si è unito a Rath.” –Lyak, Tessisapere di Vithia

In questo episodio

Dopo la sconfitta a Koilos, Yawgmoth dà inizio alla Seconda Fase della sua Invasione: la Congiunzione tra Rath e Dominaria

Congiunzione planare

Mentre tutta Dominaria festeggiava, sollevata di essere sopravvissuta all’Invasione, Yawgmoth mise in atto la seconda parte del suo piano. Nel giro di pochi istanti, Rath e Dominaria si fusero assieme: la Fortezza dell’Evincaro apparve in Urborg, Cielsudario si piantò nel terreno gelato di Keld, sopravvivendo solo grazie all’intervento di Freyalise, e le truppe phyrexiane stanziate sul piano artificiale si riversarono in Dominaria, riaprendo fronti che, sebbene non fossero stati del tutto chiusi, erano quanto meno in una fase di stallo.

Ma non solo: tale era l’odio dell’Ineffabile per i popoli di Dominaria, che quando i rathi e i phyrexiani attaccarono Keld, le forze d’invasione portarono a compimento la profezia del Crepuscolo, secondo la quale durante la fine del mondo i morti si sarebbero rialzati dalle tombe per combattere al fianco dei loro discendenti. Ad un segnale dei phyrexiani, infatti, i keldon sepolti nella Necropoli si svegliarono per combattere, ma dal lato opposto, aggredendo il signore della guerra Astor e i suoi guerrieri e costringendoli di fatto a fuggire a bordo della Argosia Dorata[1].

Congiunzione d’intenti?

Nelle paludi urborgiane, intanto, le forze di Ertai e dell’Evincaro Crovax inflissero un durissimo colpo alla Coalizione, obbligando il generale metathran Agnate ad accettare l’aiuto del lich Dralnu, ignaro che questi fosse interessato solo a sfruttare la guerra a suo vantaggio. Dralnu avrebbe infatti presto rivelato i suoi piani di dominio su Urborg, finendo però per soccombere per colpa dei rinforzi portati dalla Cavalcavento.

Mentre Dominaria sanguinava, su Phyrexia la missione dei Nove Titani di Urza non andava bene, e dopo un inizio tutto sommato positivo, si concluse in un massacro quando Urza, affascinato dalla meraviglia tecnologica rappresentata dalla creazione di Yawgmoth, tradì i suoi compagni, uccise Taysir di Rabiah e abbandonò i rimanenti planeswalker, dopo che già aveva manipolato Tevesh Szat per far sì che uccidesse Kristina dei Boschi e Daria e caricasse così le Bombe dell’Anima, potenti artefatti in grado di portare distruzione in tutte le Nove Sfere.

La Cavalcavento durante la Congiunzione

Rispetto alla prima fase, la seconda fu apparentemente meno sanguinosa per le forze della Coalizione, ma quando la Cavalcavento raggiunse la Fortezza e anche Gerrard cedette alle tentazioni dell’Ineffabile, le cose peggiorarono notevolmente.

Dopo aver abbandonato i suoi compagni, l’eroe di Benalia si presentò nella Nona Sfera, pronto a giurare fedeltà a Yawgmoth, che in cambio aveva promesso di riportare in vita Hanna. Per fortuna, anche senza Gerrard i membri dell’equipaggio della Cavalcavento riuscirono a fermare ed abbattere la Predatrice, ma dopo aver affrontato e sconfitto anche i Draghi Primevi risvegliati da Darigaaz, la nave volante era ormai ridotta ad un rottame.

L’ultima speranza di Dominaria sembrava ormai essersi spenta.


Note

[1] Che forse si è fermata per far scendere Eladamri e i suoi guerrieri a Urborg per poi riprendere a viaggiare con Astor.

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