Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Progetti per la guerra

Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Progetti per la guerra

“Molti degli eventi decisivi della guerra tra Phyrexia e Dominaria, sono accaduti nel corso dei nove secoli che separano la caduta del Reame di serra all’Invasione. Fu in quel periodo che entrambe le fazioni idearono e realizzarono nuovi progetti.” –Lyak, Tessisapere di Vithia

In questo episodio

Dopo la battaglia sul Reame di Serra, Urza e Yawgmoth cominciano a lavorare su nuovi progetti a lungo termine.

I nuovi progetti di Urza

Dopo aver rischiato di morire durante la lotta contro Radiant, Urza si rese conto che ai suoi progetti per sfruttare la Cavalcavento, mancava una componente umana, una persona geneticamente predisposta per portare a termine i suoi piani qualora lui fosse morto. Il planeswalker, aiutato come sempre da un Barrin più che mai roso dai dubbi, tentò dapprima la strada degli esperimenti nelle zone di tempo accelerato e rallentato, ottenendo però risultati ben poco incoraggianti che lo costrinsero a ripiegare su una manipolazione genetica a lungo termine.

Mentre Urza e Barrin proseguivano la manipolazione genetica nelle aule di Tolaria, scontrandosi con la coscienza degli studiosi e ricercatori che sempre di più erano tormentati dalla consapevolezza di stare giocando a fare dio, l’Ineffabile si risvegliava dal suo sonno per organizzare una controffensiva.

Progetti per l’Invasione

Nelle profondità oscure della Nona Sfera, Yawgmoth risvegliò Croag, l’esemplare perfetto di generale phyrexiano, il più pericoloso, mortale e avanzato.

Diversamente dai suoi predecessori[1], però, Croag non fu spedito su Dominaria. Il Padre delle Macchine affidò al generale due compiti: rintracciare ed uccidere Urza e supervisionare (o trovare qualcuno che lo facesse al suo posto) lo sviluppo di Rath, un piano artificiale che un giorno avrebbe dovuto unirsi a Dominaria per trasportare le truppe d’Invasione di Phyrexia.

Passò del tempo e Croag si diresse verso Coracin[2], un luogo dove si trovava un antico manufatto Thran utile agli scopi del Padre delle Macchine. Grazie alla collaborazione di Davvol, uno storico trentaquattrenne dotato di poteri telepatici ma prigioniero di un corpo malato e debole, Croag ottenne quello che cercava.

Davvol dimostrò la sua utilità nei quarant’anni successivi, durante i quali lavorò al fianco delle squadre phyrexiane per scavare artefatti e risorse da inviare su Phyrexia. Visti i suoi successi, Croag decise di premiare l’umano semi-completato, rendendolo secondo co-reggente di Rath e affidandogli gli stessi compiti che l’Ineffabile aveva dato a lui.

Nel mentre, nelle sale di Tolaria, Urza e Barrin si trovarono a far fronte ad una inaspettata emergenza.

Un tolariano atipico

Sebbene le incubatrici di Urza utilizzassero piccole quantità di materiale genetico phyrexiano per produrre le varie generazioni di metathran e nonostante prima della nascita dei soggetti i ricercatori intervenissero per modificarne i geni, uno scienziato argiviano si spinse molto più in là. Gatha, questo il suo nome, iniziò a modificare soggetti già nati, di qualunque età, utilizzando grandi quantità di materiale genetico phyrexiano.

Insomma, Gatha stava superando tutti i limiti etici che Barrin e il resto dell’Accademia cercavano di mantenere ad ogni costo, così da avere sempre chiara la distinzione tra sé stessi e il nemico che combattevano.

Quando gli esperimenti di Gatha divennero di dominio pubblico, tuttavia, Urza decise di lasciarlo fare, almeno fino a quando la situazione non divenne talmente evidente che Barrin dovette correre ai ripari, fermando le sue sperimentazioni nella speranza che tornasse sui suoi passi.

Ma Gatha non era tipo da piegare la testa di fronte alla morale. Così, dopo aver recuperato un paio di incubatrici, svariate quantità di materiale genetico phyrexiano e diversi litri di acqua raccolta dalle zone a tempo rallentato, Gatha abbandonò Tolaria per imbarcarsi in un viaggio di dodici anni intorno al mondo, alla ricerca di un luogo dove i concetti di morale ed etica fossero del tutto assenti.

Barrin non fu felice quando venne a sapere la notizia, ma ancora una volta Urza lo fermò dal compiere qualunque azione: gli esperimenti di Gatha, o meglio, i suoi fallimenti, avrebbero fornito ai tolariani informazioni estremamente utili, impedendo loro di commettere gli stessi errori del Tolariano Rinnegato.


Note

[1] Dei quali, curiosamente, non fa mai menzione. Viene da chiedersi chi abbia affidato a Gix, K’rrik e all’agente dormiente del Reame di Serra le loro missioni, dato che sembra che Yawgmoth si sia risvegliato solo per farsi fare il riassunto da Croag. Probabilmente il Padre non si è svegliato ora e non aveva bisogno di nessun rapporto, ma è anche possibile che effettivamente quelle dei predecessori di Croag fossero azioni individuali oppure organizzate dai Sacerdoti delle Vasche nella speranza di compiacere il Padre.

[2] Non si sa se Coracin sia un piano o un luogo su Dominaria, ma la seconda è l’ipotesi più probabile. Anzitutto, gli abitanti conoscono i Thran e possiedono un artefatto che apparterrebbe all’antico impero. A prescindere che l’artefatto fosse Thran o meno, Dominaria è l’unico luogo ancora oggi dove i Thran sono conosciuti e i loro oggetti possiedono valore

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