Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Di nuovo sulla Cavalcavento

Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Di nuovo sulla Cavalcavento

“Nessuno ha mai raccontato nel dettaglio le avventure della Cavalcavento prima della partenza per Rath. La distruzione causata dalla Prima Invasione Phyrexiana ha reso inaccessibili molte delle fonti dell’epoca, rendendo la ricostruzione estremamente complessa. Solo di recente, dopo la Crisi delle Fenditure, gli studiosi di Dominaria sono riusciti a recuperare testimonianze e fonti fino ad allora sconosciute.” –Lyak, Tessisapere di Vithia

In questo episodio

Dopo il ritorno di Gerrard, la Cavalcavento parte per un viaggio intorno al mondo per arruolare vecchi e nuovi membri dell’equipaggio.

Il nuovo equipaggio della Cavalcavento

Una volta tornato a bordo della Cavalcavento, Gerrard fu accolto da Hanna, la navigatrice di cui era da tempo innamorato, dalla guaritrice samita Orim, dal mozzo goblin Squee e da un Karn ancora spento. L’equipaggio raccontò di aver trovato il golem in quello stato e di averlo portato a bordo per riattivarlo, ma senza ottenere successo.

Fortunatamente, durante il viaggio per reclutare vecchi e nuovi membri dell’equipaggio, Gerrard scoprì nel Tomo di Thran un incantesimo in grado di eliminare gli effetti della Pietra di Paragone, facendo tornare Karn cosciente. Fu in quell’occasione che, traumatizzato per essere stato coinvolto nella morte di un innocente, il golem fece un voto di pacifismo.

Llanowar e Tolaria: la Cavalcavento di nuovo in viaggio

Per affrontare il viaggio fino a Rath, Gerrard aveva bisogno di diversi elementi dell’equipaggio: due guerrieri fidati, un mago che potesse far compiere il viaggio alla nave volante e il traditore Starke che potesse far loro da guida. La cavalcavento partì quindi in direzione di Llanowar, per recuperare la gatta-guerriera Mirri e impegnandosi in un combattimento con un mostruoso Aboroth. Grazie all’Eredità, la gigantesca creatura fu sconfitta e gli elfi di cui Mirri era ospite, le concessero il permesso di partire con i suoi compagni alla volta di Tolaria.

Nell’Accademia, Hanna sperava di poter convincere suo padre Barrin a partire con loro, ma il braccio destro di Urza, impegnato come sempre ad occuparsi dei capricci del planeswalker, non aveva tempo da dedicare al salvataggio di Sisay. Invece, presentò ai membri dell’equipaggio Ertai, un giovanissimo mago che da qualche tempo era diventato il suo pupillo e che affermava di poterli aiutare a trasportare la Cavalcavento su Rath.

Dopo aver mostrato le proprie abilità animando la Sfera Chimerica di Hanna per combattere un Elementale della Nebbia, lo spavaldo mago si guadagnò l’approvazione di Gerrard, diventando di fatto il mago di bordo della nave volante.

Keld, Urborg e il piano di Starke

Mentre la Cavalcavento compiva i suoi viaggi per Dominaria, Starke metteva in moto un piano per cercare alleati contro il suo padrone Volrath. In Urborg, Starke incontrò Crovax, raccontandogli di aver visto la sua amata Selenia su Rath, ma nonostante la riconoscenza, il nobiluomo si rifiutò di dargli asilo. Starke si nascose quindi a casa di Alaric, un amico di Crovax, dove però lo raggiunse un altro dei servi di Volrath: Maraxus di Keld.

Fortunatamente per lui, nel frattempo Gerrard e i suoi compagni raggiunsero Crovax e dopo avergli spiegato il piano per salvare Sisay, lo convinsero a tornare a bordo della Cavalcavento. Insieme, Crovax e gli altri seguirono le tracce di Maraxus, raggiungendolo nel suo campo di Keld.

Dopo aver tratto in salvo Starke ed essersi allontanati dal campo di Maraxus, Gerrard decise di interrompere la propria fuga e di affrontare il keldon faccia a faccia. Senza nessun alleato o avversario da cui trarre la propria forza ad eccezione di Gerrard, Maraxus si trovò in difficoltà, ma riuscì ugualmente a tenere testa al giovane Capashen. Alla fine, però, fu il benaliano ad avere la meglio.

Disarmato il suo avversario, l’onorevole Gerrard diede a Maraxus la possibilità di arrendersi ed avere salva la vita. Un attimo prima che il keldon rispondesse, però, Starke uscì dal proprio nascondiglio per colpire Maraxus con una daga, pugnalandolo alla base del collo e uccidendolo sul colpo.

Novità!

Piccolo annuncio prima di tornare all’articolo: ho aperto un mio blog personale, ove pian piano pubblicherò articoli di lore che andranno ad approfondire alcune parti della storia che qui, per motivi narrativi, mi trovo a tagliare.

Se volete approfondire ciò che leggete qui su Clepshydra, non vi resta che andare in fondo a questo articolo, cliccare sul link apposito e scoprire cosa nasconde la Città delle Ombre.

Ne vuoi ancora?

Approfondimento su La Città delle Ombre: Esplorando Rath #1: un oscuro angolo di Multiverso
Episodio precedente: Phyrexia: storia di un incubo meccanico. Il rapimento di Sisay
Prossimo Episodio: Martedì 30 gennaio